Il territorio di Monte San Vito
Monte San Vito è un paese di 6.750 abitanti che ha il centro storico situato a 135 metri s.l.m; paese sorprendente per cultura, lavoro e bellezza.
Antica terra Malatestiana, il dolce ed incantevole paesaggio collinare, a ridosso del mare Adriatico, offre oggi una amena tranquillità, prodotti tipici, olio, vino Lacrima DOC ed un panorama unico.
Il centro storico è caratterizzato da importanti palazzi settecenteschi sopra i quali imponente si eleva la Chiesa Collegiata di San Pietro, consacrata nel luglio del 1796, una delle più grandi della provincia, all'interno della quale sono conservati dipinti di pregevole fattura realizzati da pittori di fama come, per esempio, Vincenzo Bellini detto "il Lilium "dal giglio bianco con il quale firmava le sue opere.
Accanto alla collegiata sorge il "Palazzo Malatestiano" odierna sede del municipio, questa struttura edilizia venne completata nel XVI secolo e ingloba il maschio del castello che Carlo Malatesta [i Malatesta di Rimini furono, dal 1378 al 1430, i Signori del Paese] donò, nel 1430, ai monsanvitesi e, a certificazione di tale donazione resta una pregiata pergamena conservata ancora oggi nell'archivio storico comunale. L'edificio si sovrappone ad un fortilizio precedente, del quale si conservano alcune strutture, che nel 1430 Carlo Malatesta cedette al Comune.
Il territorio ha nella direttrice nord della strada Provinciale la Frazione di Santa Lucia piccolo borgo che si inoltra in una campagna dalle splendide vedute panoramiche dove oggi si trovano “bed and breakfast” che offrono eccellenti ospitalità in una invidiabile tranquillità.
A valle del centro storico la frazione Borghetto la più popolosa del Comune con una realtà artigianale ed una zona industriale che rappresentano un rilevante centro occupazionale per la comunità. Continuando in direzione sud est si arriva alla Frazione Le Cozze un agglomerato urbano di gradevole fattura per lo più residenziale.
La parte rurale del paese è adibita alle culture tradizionali della zona, quali grano, mais, girasoli, ortaggi, ma la caratteristica, specie nella parte collinare, sono gli olivi della qualità “raggia”, da cui ne deriva un olio extravergine particolare dal retrogusto mandorlato e le viti per il vino lacrima. La vocazione agricola, pur non rappresentando la fonte determinante del reddito dei monsanvitesi,, occupati per lo più nell'industria e nei vari servizi della vicina Ancona, imprime al paese una rilevante caratteristica che unisce tradizione a modernità, come ad esempio il proliferare nel territorio di numerose associazioni che contribuiscono a vivacizzare la vita della comunità.
testi di Lino Secchi
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